Il premio di risultato (p.d.r.): raccolta ragionata sui principali modelli e indici di obiettivo

Il Premio di Risultato rappresenta uno strumento importante e funzionale per coinvolgere i lavoratori nell’andamento dell’azienda e nel perseguimento di obiettivi collettivi di miglioramento, collegando il salario a produttività, efficienza e redditività dell’azienda.

Produttività, redditività, qualità, efficienza e innovazione: la contrattazione collettiva aziendale per il Premio di Risultato individua uno o più indici di misurazione dei relativi risultati, definendo obiettivi – misurati a livello di reparto, unità o impresa – per quantificare l’erogazione di un premio variabile collettivo.

Ricordiamo che, per ‘contratti collettivi aziendali’, si intendono quelli stipulati da associazioni sindacali e/o dalle loro rappresentanze sindacali aziendali ovvero dalla rappresentanza sindacale unitaria.

Una volta definiti indici ed obiettivi, è possibile per le Parti firmatarie stabilire l’importo nominale lordo spettante, i lavoratori aventi diritto ed eventuali precondizioni, criteri di maturazione e di erogazione, oltre che la durata, vale a dire il periodo di validità e vigenza del contratto collettivo aziendale, che dovrà poi essere depositato agli Enti competenti.

L’attrattività di questo strumento investe anche interessanti aspetti di rilievo fiscale, la c.d. ‘detassazione’, vale a dire la possibilità che sulle somme erogate a titolo di premio sia applicata l’imposta sostitutiva del 10%, imposta minore rispetto a quella che viene applicata alla retribuzione ordinaria.

Questo beneficio fiscale è fruibile quando – nel periodo di misurazione – si registrano risultati migliorativi rispetto al periodo antecedente.

Se detassabile, inoltre, e qualora l’accordo aziendale lo preveda, per il lavoratore esiste la possibilità di scegliere tra il pagamento del Premio di Risultato in denaro (quindi come retribuzione in busta paga) oppure in forma di beni e servizi welfare, per il valore corrispondente in tutto o in parte al premio maturato.

L’Area Relazioni Sindacali e Capitale Umano rimane a disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento.

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In queste schede sono riportati esempi di indici utilizzati nelle Aziende associate per definire i “premi di risultato”.

Abbiamo voluto così rendere immediatamente disponibili le varie soluzioni ed esperienze raggruppandole per “famiglie”.

Gli accordi aziendali presi in considerazione, pertanto, non risultano nella loro completezza e organicità ma sono disaggregati secondo la classificazione dei parametri.

Temi trattati:

1. precondizioni / cancelli
2. obiettivi di produttività / efficienza
3. obiettivi di qualità
4. obiettivi redditività
5. obiettivi di assenteismo collettivo
6. obiettivi di sicurezza
7. sostenibilità
8. criteri di riparametrazione individuale

In allegato: modelli indici/obiettivi per i premi di risultato collettivi

Guida a cura dell’Area Sindacale, Lavoro e Welfare di Confindustria Veneto Est, aggiornata a luglio 2022.


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