La Tassonomia verde, voluta dalla Commissione Europea, è un sistema di criteri attraverso i quali si può individuare il livello di ecosostenibilità di una attività economica.
La sua finalità è quella di misurare il grado di sostenibilità ambientale di un investimento e quindi anche dello strumento finanziario scelto per accompagnarlo.
Per verificare se una attività economica è ecosostenibile devono essere presenti contemporaneamente 4 criteri.
Il PRIMO è che l’attività economica dia un effettivo sostegno al raggiungimento di uno o più obiettivi ambientali fra quelli individuati dal regolamento. Gli obiettivi ammessi dalla tassonomia a questo riguardo sono 6: due con un impatto climatico, gli altri 4 invece prevedono ricadute più prettamente ambientali.
Il SECONDO introduce un principio di grande novità che è quello del “non arrecare un danno significativo”. Nessuna attività economica deve essere condotta in modo da danneggiare i sei obiettivi ambientali, a prescindere dal fatto che l’attività si proponga o meno di raggiungerne almeno uno.
Il TERZO criterio prevede che l’attività economica venga svolta nel rispetto di alcune garanzie minime di salvaguardia, con particolare focus rispetto ai diritti umani. Di riferimento ci sono pertanto le linee guida OCSE, i principi delle Nazioni Unite e la Carta Internazionale dei diritti dell’Uomo.
QUARTO ed ultimo criterio. L’attività economica deve rispettare i valori limite di prestazione, delle soglie quantitative per sostenere che esiste un effettivo contributo al raggiungimento dell’obiettivo ambientale scelto. Qui La tassonomia ha già mappato un elevato numero di settori economici, attribuendo e definendo per ciascuno di essi, degli obiettivi e delle soglie che devono essere rispettate.
Un aspetto da sottolineare è l’obbligo di rendicontare, per una serie di attori economici, il livello di allineamento ai criteri tassonomici che hanno raggiunto.
Questo obbligo riguarda anche tutte quelle aziende che redigono il bilancio di sostenibilità e, soprattutto, tutte quelle che nel prossimo futuro rientreranno negli obblighi di redazione e pubblicazione del reporting di sostenibilità.
Queste aziende dovranno verificare che le attività economiche svolte siano idonee rispetto alla mappatura della tassonomia. Poi dovranno accertarsi di essere in linea con i 4 criteri appena descritti.
Successivamente dovranno verificare il livello di allineamento ai criteri che abbiamo descritto e darne opportuna evidenza nel report di sostenibilità.