Dilazionare i pagamenti dei clienti per incrementare le vendite all’estero?


Il credito fornitore o supplier’s credit è uno strumento che consente di dilazionare il credito ad un cliente, su un orizzonte temporale di medio termine.

La dilazione viene concessa sotto forma di cambiali finanziarie internazionali, dei titoli sottoscritti dal cliente che rappresentano a tutti gli effetti il credito dovuto.

Il valore facciale di queste cambiali comprende una quota di capitale che deriva dal valore della fornitura e una quota che comprende interessi e tutte le spese necessarie per montare l’operazione, che vengono riversate all’interno del pagamento dilazionato.

Attenzione! Questo particolare non è secondario: tutti i costi sono infatti a carico del cliente, dato che è lui a godere di tutti i vantaggi dell’operazione.

Un punto cardinale del processo è che fin dalle prime fasi della trattativa negoziale, alla proposta di vendita abituale si affianchi quella dilazionata, perché, se c’è effettivamente interesse, l’esportatore deve attivarsi immediatamente per coinvolgere alcuni partner che sono essenziali per l’operazione fra tutti sicuramente l’assicuratore e la banca.

La compagnia assicurativa effettua una valutazione di merito di credito del cliente, al fine di accertarsi che sia solvibile sull’orizzonte temporale previsto dalla dilazione. Se il giudizio è positivo rilascia la polizza e il rischio di credito per l’esportatore di conseguenza si azzera.

La banca finanzia invece l’operazione, ovvero sconta pro soluto le cambiali del cliente. L’esportatore che cede le cambiali a titolo definitivo alla banca, deve anche volturare la polizza di rischio credito rilasciata dalla compagnia assicurativa, in questo modo la banca si estrania totalmente dalla valutazione del cliente, dato che il rischio di insolvenza è già assicurato.

A questo punto l’esportatore ottiene il netto ricavo della fornitura e l’operazione si chiude, diversamente avrebbe dovuto aspettare le scadenze delle cambiali per poter incassare quanto dovuto dal cliente.

I vantaggi per il cliente finale sono evidenti: ottiene i beni e servizi di cui necessita, li paga con una rateizzazione di medio termine, i tassi di interessi sono molto competitivi ma soprattutto non impegna i propri affidamenti bancari e la propria capacità di credito.

Il credito fornitore esprime al massimo le proprie potenzialità in generale per quei prodotti o servizi che abbiano una vita fungibile molto lunga (impiantistica, macchinari, contract…). Anche l’importo della fornitura dilazionata è rilevante ai fini dell’esito positivo dell’operazione: di base volumi inferiori ai 200-300k euro non sono molto interessanti per gli operatori assicurativi e bancari.

Esiste la possibilità di esternalizzare l’intero processo e rivolgersi ad un trader, ovvero un operatore specializzato che agisce, da terzo, per conto di ambo le parti accollandosi la strutturazione dell’intera operazione.

Se si intende invece gestirla internamente, sottolineiamo che per il suo positivo esito è molto importante una stretta collaborazione e sinergia fra ufficio commerciale ed amministrativo, in quanto le competenze richieste sono diverse e complementari. Un efficace gioco di squadra certamente condurrà ad un ottimo risultato finale.

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