Keynes diceva “Investire con successo significa anticipare le anticipazioni degli altri.”
In qualche modo con questa frase l’economista britannico ci insegna che la conoscenza è la base per il successo… anche nel business!
Con l’obiettivo di raccogliere maggiori informazioni sulle strategie di internazionalizzazione delle nostre aziende, nel corso del 2021 abbiamo dato vita a OSSERVATORIO EXPORT, il progetto che ci permetterà -anno dopo anno- di conoscere come le aziende operano sui mercati esteri.
I dati raccolti diventano un utile fattore di orientamento non solo per l’organizzazione interna dei servizi offerti alle aziende, ma anche per aiutare le stesse a comprendere il contesto internazionale in cui si stanno muovendo e , di conseguenza, a prendere decisioni più consapevoli.
I PARTNER
Chi meglio di SACE, con il suo ufficio studi, poteva affiancarci in questo percorso per tracciare il contesto macroeconomico?
Lo studio sulle Associate è stato invece affidato a Fondazione Nord Est che ha intervistato le aziende nell’ultimo trimestre del 2021.
IL CONTESTO REGIONALE
Il Veneto è la terza regione italiana per export e nonostante il calo del 2020, il dato dei primi nove mesi del 2021 ha già superato quello pre-pandemia.
E’ interessante notare che le aziende venete esportano soprattutto nei Paesi “vicini”, quelli dell’Unione Europea.
Tra i primi quindici partner commerciali troviamo solo tre paesi “lontani”: USA, Cina e Russia.
Le province di Treviso e di Padova hanno un peso importante all’interno della bilancia dell’export regionale: nel 2020 queste due province insieme hanno esportato complessivamente circa 22 miliardi di euro di beni.
MA DIAMO UNO SGUARDO Più VICINO AL TERRITORIO DI PADOVA E TREVISO
L’INDAGINE
hanno partecipato alla rilevazione 518 aziende, quasi un quarto del totale delle Associate
Per ottenere un campione rappresentativo di imprese del territorio è stato costruito ed applicato un sistema di pesi che ha considerato
la provincia,
il settore di appartenenza
e la dimensione dell’impresa.
Primo obiettivo: capire quali sono le strategie di internazionalizzazione adottate
Più dell’80% delle aziende intervistate vende all’estero, ma con intensità molto diverse in relazione soprattutto alla dimensione.
L’esportazione diretta al cliente finale è la modalità di gran lunga preferita.
Seguono l’importazione di materiali e componenti e l’esportazione in regime di subfornitura.
Ma non mancano anche le forme più articolate di presenza internazionale in particolare
aziende con proprie filiali commerciali,
uffici di rappresentanza commerciale
o proprie sedi e stabilimenti produttivi esteri.
I MERCATI TARGET
Guardando al futuro e quindi alle scelte dei mercati sui quali puntare per il 2022 sembra emergere una certa continuità con le strategie adottate finora, confermando nell’ordine:
Germania, Francia e USA come mercati di riferimento per l’export
Germania, Cina e Austria (che sostituisce la Francia rilevata nel 2021) per le importazioni di materiali e componenti.
Ma come si posizionano le aziende all’interno delle catene globali del valore?
Circa un quinto delle imprese associate si configura come “impresa intermedia” in una catena del valore.
Quasi la metà di queste opera in una catena del valore esclusivamente italiana, la restante parte si divide tra chi è inserito in una catena del valore prevalentemente -ma non esclusivamente -italiana,
e chi opera in una catena globale del valore.
I risultati dell’analisi sembrerebbero evidenziare che l’appartenenza ad una catena globale del valore esponga l’impresa ad un maggior rischio legato alla difficoltà nel trovare nuovi committenti.
Dall’altra parte va sottolineato che queste le imprese bilanciano questo rischio con una maggiore remunerazione.
E’ infatti la competenza ad essere la barriera all’entrata delle catene globali mentre in quelle nazionali il fattore competitivo è il prezzo.
Vi invito a visitare la sezione INTERNAZIONALIZZAZIONE del sito di Confindustria Veneto Est dove troverete un’intera sezione dedicata all’OSSERVATORIO EXPORT.
Qui potrete scaricare i risultati completi dell’indagine, un’infografica e guardare il video dell’evento di presentazione dello scorso gennaio.