Gli strumenti di previsione finanziaria più diffusi sono tre ed hanno obiettivi e costi informativi diversi. Vediamoli insieme:
Il primo è il Piano di tesoreria.
È uno strumento che considera un lasso di tempo brevissimo (massimo tre/quattro mesi non oltre).
L’obiettivo funzionale è gestire l’operatività quotidiana della tesoreria per procedere alle attività di incasso e pagamento in modo ordinato e preciso, nell’ambito dell’efficienza degli utilizzi bancari e della tenuta finanziaria di brevissimo periodo. E’ uno strumento sicuro proprio perché i dati che lo alimentano non sono previsioni ma provengono dallo scadenziario attivo e passivo.
Il limite del Piano di Tesoreria è che lo spazio per eventuali manovre è praticamente assente.
Il secondo strumento è il Budget di tesoreria.
L’orizzonte temporale in questo caso è breve (12 mesi normalmente).
Parte dei dati provengono da scadenziario ma altri sono previsionali.
La finalità è di determinare la tattica da intraprendere, individuando ed aggiornando la manovra finanziaria più corretta per le esigenze aziendali, attraverso la misurazione del rischio di liquidità, la verifica dei picchi di fabbisogno o di cassa, la valutazione delle diverse forme tecniche da utilizzare.
Il terzo strumento è il Piano Finanziario
In questo caso l’orizzonte temporale è dai 3 ai 5 anni.
I dati sono in buona parte previsionali e derivano da budget per singole funzioni aziendali.
L’aggiornamento è semestrale o annuale. In periodi di particolare stress aziendale possono esserci revisioni più frequenti. L’obbiettivo è declinare la strategia dell’organo amministrativo nella definizione della struttura finanziaria più idonea, da cui deriva il rating, l’equilibrio patrimoniale/finanziario, le esigenze di breve e medio termine e di nuova finanza propria o di terzi.
Il Budget di Tesoreria rappresenta un ottimo compromesso tra questi strumenti.
Rispetto al Piano di Tesoreria permette alle aziende di essere più reattive e tempestive nel fronteggiare le esigenze finanziarie, anche inattese, senza necessariamente dotarsi di un Piano Finanziario di medio termine, che sarebbe più complesso e avrebbe costi informativi e livelli di incertezza previsionale maggiori.