Comunicato Stampa

“COLUSSI 1791. UNA RICETTA DI FAMIGLIA” DI SIMONE MARZARI E MASSIMO ORLANDINI VINCE LA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO VALORI D’IMPRESA

“COLUSSI 1791. UNA RICETTA DI FAMIGLIA”
DI SIMONE MARZARI E MASSIMO ORLANDINI
VINCE LA QUARTA EDIZIONE DEL PREMIO VALORI D’IMPRESA

“Confessione Creatrice” di Cadore Arredamenti si aggiudica la sezione “Visioni D’impresa”; Clara Vanni, studentessa dell’Università di Verona, vince la Sezione “Studi d’Impresa”.
Assegnate anche due menzioni speciali a “Il buon lavoro – Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane” di Stefano Cuzzilla e Manuela Perrone e a “La rivoluzione dell’hamburger, dalla carne al vegetale. Il caso Kioene” di Marco Panara.

Padova-Treviso-Venezia-Rovigo, 3 dicembre 2024 “Colussi 1791. Una ricetta di famiglia” (SilvanaEditoriale) di Simone Marzari e Massimo Orlandini vince la 4^ edizione del Premio Valori d’Impresa, il premio letterario di Confindustria Veneto Est – Area Metropolitana Venezia Padova Rovigo Treviso. Nato per promuovere il legame tra industria e cultura, il Premio celebra le migliori narrazioni d’impresa e del lavoro. Il libro vincitore, annunciato questa mattina presso l’Auditorium de La Casa di The Human Safety Net a Venezia, è stato scelto dalla Giuria del Premio.

L’evento conclusivo del Premio Valori d’Impresa, si è svolto all’interno delle iniziative della XXIII Settimana
della Cultura d’Impresa promossa a livello nazionale da Confindustria con Museimpresa. Durante la cerimonia sono stati assegnati anche gli altri riconoscimenti: per la sezione “Visioni d’Impresa”, dedicata a progetti aziendali del territorio, è stato premiato il video “Confessione Creatrice” di Cadore Arredamenti S.r.l, realizzato nell’ambito del progetto Invito al viaggio – Il Memoriale Brion di Carlo Scarpa ad Altivole come volano emozionale per la crescita sociale del territorio che racconta attraverso un video in cui trasforma i suoni del Memoriale Brion in una composizione musicale come l’azienda, i suoi prodotti e il suo know-how siano influenzati dal territorio.
Clara Vanni, studentessa dell’Università di Verona, vince la sezione “Studi d’Impresa”, con la tesi “Il futuro nella memoria”. Il museo d’impresa come strumento di heritage marketing. Il caso di Antiche Distillerie Mantovani”. La sezione è dedicata alle tesi di laurea e dottorato con un focus sul tema della cultura d’impresa nelle università venete.

Da quest’anno, il Premio si arricchisce della collaborazione con “Una Montagna di Libri”, la kermesse culturale che dal 2009 riunisce a Cortina D’Ampezzo alcuni dei più importanti nomi della letteratura italiana e internazionale. I vincitori delle sezioni “Storie e racconti d’impresa e del lavoro” e “Visioni d’impresa” saranno ospiti dell’edizione estiva 2025 all’interno di un evento dedicato.

Leopoldo Destro, Presidente della Giuria del Premio ha dichiarato: "Complimenti a Simone Marzari e Massimo Orlandini per aver raccontato con maestria la storia della famiglia Colussi, un esempio emblematico della capacità italiana di unire tradizione e modernità con una visione imprenditoriale lungimirante. Congratulazioni anche a Cadore Arredamenti, che ha saputo esaltare il potenziale culturale del territorio con grande qualità estetica e cura del dettaglio, e a Clara Vanni per l’analisi approfondita sul ruolo del museo d’impresa nella trasmissione del patrimonio aziendale. Il Premio Valori d’Impresa è una risorsa preziosa per il nostro territorio e per l’intero sistema confindustriale. Porterò con orgoglio l’esperienza maturata come Presidente della Giuria nel mio incarico nazionale in Confindustria, lavorando insieme agli altri rappresentanti del nostro territorio per valorizzare l’inesauribile patrimonio che rappresentano le nostre imprese."
Paola Carron, Presidente di Confindustria Veneto Est: “Il Premio Valori d’Impresa è un fiore all’occhiello della nostra Associazione e in pochi anni ha visto crescere la sua rilevanza e la partecipazione di editori, imprese e studenti. È un successo che dimostra quanto sia fondamentale valorizzare il nostro sistema industriale e che ci ricorda l’impegno che dobbiamo assumere nel raccontare di più, e meglio, le nostre aziende. Ogni realtà è dotata di tratti unici che ne identificano la storia, i valori, gli obiettivi disegnandone la loro identità. Riuscire a raccontare e condividere questi elementi di unicità è l’obiettivo di iniziative come il premio e la Biblioteca d’impresa, progetti che riconoscono e celebrano la passione del saper fare impresa in un mondo che corre velocemente. Per questo, nel prossimo futuro, voglio dedicare ancora più impegno nel coinvolgere le nuove generazioni perché sulla nostra storia possano fondare il nostro domani.”

La Giuria ha, inoltre, deciso di assegnare due menzioni speciali: al saggio “Il buon lavoro – Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane” (Luiss University Press) di Stefano Cuzzilla e Manuela Perrone per l’analisi approfondita dei cambiamenti nel mondo del lavoro e la visione orientata al futuro, e al libro “La rivoluzione dell’hamburger, dalla carne al vegetale. Il caso Kioene”(Post Editori), scritto da Marco Panara, per la capacità di raccontare una straordinaria storia imprenditoriale, che combina innovazione e attenzione all’ambiente.

L’evento conclusivo del Premio, organizzato da Confindustria Veneto Est in collaborazione con Una Montagna di Libri e The Human Safety Net, e con il supporto di CentroMarca Banca Credito Cooperativo di Treviso e Venezia e Umana, è stato moderato da Monica D’Ascenzo, diversity e inclusion editor de Il Sole 24 Ore, direttrice di Alley Oop e membro della Giuria del Premio.
Durante la cerimonia, gli attori di Tema Academy, coordinati dalla direttrice creativa Giovanna Cordova, si sono esibiti in uno spettacolo teatrale arricchito da un montaggio video realizzato da Francesco Lopergolo, valorizzando i progetti aziendali in gara.
Sul palco sono intervenuti alcuni membri della Giuria, presieduta da Leopoldo Destro e composta da: Denise Archiutti, Delegata alla Cultura d’Impresa di Confindustria Veneto Est, Mario Calabresi, Giornalista e scrittore, ora Direttore del progetto editoriale “Altre Storie” e co-fondatore della podcast company Chora, Tiziano Cenedese, Presidente CentroMarca Banca, Monica D’Ascenzo, Giornalista del Sole 24 Ore e Direttrice di Alley Oop, Alessandro Garofalo, Esperto di Innovazione e Giovanni Viafora, Giornalista, Caporedattore del Corriere della Sera. Segretario del Premio è Auro Palomba, Fondatore di Community.

MOTIVAZIONI

STORIE D’IMPRESA

“Colussi 1791. Una ricetta di famiglia” di Simone Marzari e Massimo Orlandini – SilvanaEditoriale

Il Premio per la categoria Storie e racconti d’Impresa e del lavoro viene assegnato al libro “Colussi 1791 – Una ricetta di famiglia” dedicato alla straordinaria storia della famiglia Colussi, esempio emblematico di continuità e innovazione imprenditoriale, scritto da Simone Marzari e Massimo Orlandini. Attraverso una narrazione avvincente e documentata, il libro racconta il percorso di un’impresa familiare che, dalle origini artigiane all’espansione globale, incarna il valore di coniugare tradizione e modernità. Un’opera che celebra non solo un pezzo significativo della storia economica italiana ma anche il valore culturale di un saper fare radicato nel territorio e aperto al mondo, in piena sintonia con i valori del Premio.

VISIONI D’IMPRESA

“Confessione Creatrice” di Cadore Arredamenti S.r.l

Il Premio per la categoria Visioni d’Impresa viene assegnato al video “Confessione Creatrice” di Cadore Arredamenti s.r.l nell’ambito del progetto “Invito al viaggio – Il Memoriale Brion di Carlo Scarpa ad Altivole come volano emozionale per la crescita sociale del territorio”. Quest’opera si distingue per l’originalità e la profondità con cui reinterpreta un capolavoro dell’architettura italiana, trasformando i suoni del Memoriale Brion in una composizione musicale capace di restituire l’essenza intima e universale dell’opera di Carlo Scarpa. Il video, concettuale e rigoroso, esalta il pensiero, combinando sensibilità artistica e intelligenza comunicativa per offrire una nuova chiave di lettura del Memoriale, non solo come spazio architettonico, ma come motore di riflessione e crescita collettiva. In questa ricerca, emerge concretamente come l’azienda, i suoi prodotti e il suo know-how siano influenzati dal territorio, con lo stile di Cadore Arredamenti che risulta inconsapevolmente ispirato dall’architettura del Memoriale Brion, creando un legame tra il processo creativo e l’identità del luogo.

STUDI D’IMPRESA

“Il futuro nella memoria. Il museo d’impresa come strumento di heritage marketing. Il caso di Antiche Distillerie Mantovani” di Clara Vanni , Università di Verona

Il Premio per la categoria Studi d’Impresa viene assegnato alla tesi “Il futuro nella memoria. Il museo d’impresa come strumento di heritage marketing. Il caso di Antiche Distillerie Mantovani” di Clara Vanni, studentessa dell’Università di Verona, per la capacità di esplorare con profondità il ruolo del museo d’impresa come strumento di comunicazione. Attraverso un’attenta analisi teorica e un caso studio concreto, l’autrice esamina come il museo di Antiche Distillerie Mantovani, storica realtà del Polesine, contribuisca alla valorizzazione e trasmissione del patrimonio storico-culturale aziendale. Lo studio si distingue per l’approccio metodologico solido e per l’originalità con cui affronta un tema cruciale per le imprese impegnate a integrare tradizione e innovazione nella propria comunicazione.

MENZIONI SPECIALI

“Il buon lavoro – Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane”, di Stefano Cuzzilla e Manuela Perrone – Luiss University Press

La Giuria conferisce una menzione speciale al saggio “Il buon lavoro – Benessere e cura delle persone nelle imprese italiane” per l’approfondita analisi dei cambiamenti in atto nel mondo del lavoro e per l’impegno nel delineare una visione orientata al futuro. Manuela Perrone e Stefano Cuzzilla offrono un modello di lavoro capace di conciliare ambizioni personali e sostenibilità sociale, aspetti sempre più cruciali nel contesto globale attuale. Con un’osservazione puntuale delle imprese italiane, il libro si propone come uno strumento prezioso per interpretare e affrontare le sfide di un mercato in trasformazione, contribuendo al dibattito su benessere e crescita condivisa nei luoghi di lavoro.

“La rivoluzione dell’hamburger, dalla carne al vegetale. Il caso Kioene”, di Marco Panara – Post Editori

La Giuria conferisce una menzione speciale al libro “La rivoluzione dell’hamburger, dalla carne al vegetale. Il caso Kioene”, scritto da Marco Panara, per la capacità di raccontare una storia di straordinaria visione imprenditoriale, che unisce innovazione e consapevolezza ambientale. La vicenda dei fratelli Tonazzo è paradigmatica, risultato di una scommessa ardita, coraggiosa e rivoluzionaria che parte da Padova e si apre al mondo: il passaggio da un’industria tradizionale ad una innovativa, che anticipa abitudini e consumi, attraverso tentativi ed esperimenti. Quasi un manuale di perseveranza e tenacia, scritto con rigore e passione. Il libro, inoltre, valorizza il senso di appartenenza a Confindustria Veneto Est, presentando Kioene, un’azienda associata, come un esempio emblematico di eccellenza imprenditoriale a livello locale e internazionale, meritando anche per questo la menzione speciale prevista dal bando di concorso.


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