Comunicato Stampa

ZLS PORTO DI VENEZIA – RODIGINO: DESTRO, «FIRMA DECRETO CREDITO D’IMPOSTA PASSAGGIO FONDAMENTALE. LAVORIAMO INSIEME PER RIFINANZIARLO PER IL 2025-2026»

Comunicato Stampa

Dichiarazione del Presidente di Confindustria Veneto Est e dei Vicepresidenti per il Territorio di Venezia
e di Rovigo, Mirco Viotto e Paolo Armenio, dopo il decreto attuativo del credito d’imposta per la ZLS

ZLS PORTO DI VENEZIA – RODIGINO: DESTRO, «FIRMA DECRETO CREDITO D’IMPOSTA PASSAGGIO FONDAMENTALE.
LAVORIAMO INSIEME PER RIFINANZIARLO PER IL 2025-2026»

(Padova-Treviso-Venezia-Rovigo – 04.09.2024) – «La firma del Decreto attuativo del credito d’imposta per la Zona Logistica Semplificata (ZLS) Porto di Venezia – Rodigino, finanziato con 80 milioni di euro nel 2024, è un passaggio molto atteso e fondamentale per il suo decollo operativo. Un risultato per il quale esprimiamo tutto il nostro apprezzamento al Governo e alla Regione del Veneto, nato dal piano industriale, ormai sei anni fa, della Confindustria Venezia-Rovigo del Presidente Vincenzo Marinese e del Vice Paolo Armenio, per il quale la comunità veneziana e polesana e tutti gli stakeholder hanno lavorato “come un sol uomo” e che ora può entrare nel vivo, come leva per lo sviluppo economico, industriale e sociale di un territorio e di una piattaforma portuale e logistica dal valore strategico». Così Leopoldo Destro, Presidente di Confindustria Veneto Est.

«La sfida ora è l’attuazione, cui la nostra rete territoriale, nel suo ruolo di “facilitatore”, può dare un impulso forte, insieme alla Regione e a tutti i soggetti coinvolti, a partire dall’informazione alle imprese sulle opportunità che si sono aperte e dalla messa a terra delle autorizzazioni uniche – sottolinea il Presidente Destro -. L’obiettivo è di rendere più fluido il processo, con una logica di semplificazione che agevoli insediamenti e investimenti coerenti con le linee strategiche della ZLS. Ma si tratta di obiettivi ambiziosi che necessitano di una visione organica, composta anche da una dotazione finanziaria adeguata. Ecco perché il credito d’imposta è una componente essenziale dell’operazione ZLS, insieme alla sinergia tra pubblico e privato».

«Per questo, con il Governo e la Regione, dovremo lavorare nei prossimi mesi per individuare la reale necessità di risorse e impegnarci per incrementare quelle disponibili, sfruttando ogni strumento utile a tal fine. Al tempo stesso, occorrerà assicurare al credito d’imposta un orizzonte pluriennale, rifinanziandolo per il 2025 e 2026, favorendo così una pianificazione degli investimenti che, da un lato, dia un respiro più ampio alla finestra temporale, oggi fissata dal Decreto al 15 novembre 2024, per gli investimenti ammissibili al credito d’imposta e, dall’altro, assicuri alle imprese un quadro di certezza del diritto funzionale alla loro competitività».

«Il finanziamento del credito d’imposta per la ZLS Porto di Venezia – Rodigino, per le nuove imprese e quelle già esistenti che vi investiranno, è un passo importante per i due territori coinvolti – aggiungono i Vicepresidenti di Confindustria Veneto Est per il Territorio di Venezia e di Rovigo, Mirco Viotto e Paolo Armenio -. È la realizzazione di un percorso intenso e di piena collaborazione per l’istituzione e lo sviluppo di questo strumento strategico, potenzialmente in grado di determinare, secondo le stime del Piano strategico della Regione, nell’arco del prossimo decennio e a fronte di un finanziamento pluriennale, un’occupazione addizionale di oltre 177mila unità, un aumento dell’export generato sul territorio fino al 40% e degli investimenti di 2,4 miliardi e di valorizzare aree cruciali, quali quelle portuali di Venezia e quella logistica di Rovigo, per la crescita dei territori e dell’intero Veneto».
«L’auspicio – concludono i Vicepresidenti – è che si faccia presto e bene anche l’ultimo miglio, l’adozione del DPCM di nomina del Comitato di indirizzo, che costituisce l’organo di governo della zona logistica, ed entrare, quindi, nella piena operatività della ZLS stessa, per utilizzare appieno la finestra degli incentivi e metterci in condizione di svoltare nello sviluppo, di attrarre investimenti e creare nuovi posti di lavoro».

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